Félix Tournachon detto Nadar

Queste sono alcune sue fotografie e soggettive da sue foto, la nitidezza non è perfetta, ma il percorso che si intravede, mostra l’interesse e la ricerca di Nadar. Sostanzialmente Nadar si è dedicato al ritratto dei suoi amici artisti nell’arco di tempo tra il 1854 fino al 1864, se non ricordo male. In Nadar è già presente quella che è molta della fotografia successiva di tutti i tempi, non dimentichiamo che Nadar sviluppava dalla sensibilizzazione di lastre di vetro, in fondo quasi un processo di “fotosintesi alchemica”. La presenza di queste immagini è una menzione e una riflessione insieme, sulla fotografia in generale. E come tali gradirei forreso accolte da chi le vede. È anche bene ricordare che la fotografia seppur un processo luminoso, ha investito per Nadar quelle che erano gli atti dello sguardo che guardava, e che cercava di cogliere una concretezza nella rappresentazione, giocando con i concetti, anche “un’etandoné”. Indubbiamente la dinamicità verso il luogo e il movimento del senso, dell’azione, lasciavano lo spazio più all’atto stesso della ripresa, ma che per Nadar, credo, era più che soltanto ritrattistica.




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