Buffàre: soffiare a gote gonfie e con forza –

Questa pagina è la carta dove avrà luogo una riflessione o un pensiero o lo sviscerarsi di un argomento, di volta in volta sostituito da quello successivo, che rinnoverà la pagina. Non c’è una scadenza fissa nell’introduzione di un argomento all’altro, ciò non è qualcosa che artatamente mi propongo, ma una possibilità indubbia della gestione della pagina. Grazie. ..

 

 

Argomenti Sperimentali

 

 Dico non so se mi spiego, ma la questione delle formiche, dico come la mettiamo, diciamo che il tutto non ha nessun tipo di ipotesi.

Eppure dopo l’elogio delle formiche sulla cicale, sembra a tutt’ora che Le formiche vengono calpestate senza nessun, che dico, quel tanto ipocrita Degno ritegno. E le cicale dove si ascoltano, codeste formiche cantare insieme Alla cicala. Che per tanto tempo si è detto loro, per noi, vedi la formica come è brava che lavora Per l’inverno, e invece la cicala passa l’estate a cantare e quando arriva l’inverno Se ne pente. Bene ora non c’è giorno che passa che non sia un giorno di calpestio per Le formiche e le cicale non cantano più nel vedere tale accadere. Per questo dico Io, viva la cicala. Che pensa alle formiche.

 

 

Vedere film di Franco e Cicco

 

 

. Dico quante persone Perdono la verginità e contemporaneamente rimangono incinta/o. Di fatti è La fatidica prima volta, quella che teoricamente si dice che si deve stare attenti, e puntualmente quelli che “”dicevano”” di stare attendi finiscono per rimanere incinta.

Tipico, sì, ma ormai quanto classico? Di fatti spesso credo che per molti La prima volta anatomica succeda da soli, spesso può essere meno traumatica, così per il dolore, che poi una volta che la cosa è fatta se fa male, che ne so pensarci più in là, rifarlo piano, con calma.

Io so di un tipo che per scrupolo ha comprato un test di gravidanza e lo ha fatto prima del rapporto per vedere se poteva rimanere incita andando con lei. Dal test è risultato che lui era incita, o incinto. E per questo non se lo è sentito di avere un rapporto con lei. E che dire di un tipo che la prima volta lo ha fatto con una mano, tanto si erano stretti l’una all’altra che lui al di sopra dei pantaloni l’ha toccata sul sesso con tanta passione, che lei vergine non era più, e lei non ci ha pensato più mentre lui non ha mai saputo di essere stato il primo. Voglio dire non ci fu niente altro.

 

 

Che cosa succede quando una persona ne incontra un’altra?

 

E chi lo sa o finge di saperlo? Dico la verità la si dice, o è soltanto un Gioco per produrre un po’ di vanità, perché la gente scompare, si rassegna Al progresso dell’imbroglio come fosse un dilemma aristotelico, anche se Non sanno nemmeno chi sia Aristotele.

Già chi era Aristotele chi vi ha parlato.

E Allora via diventano fantasmi, proprio fantasmi: dico l’amicizia è un burocratico Rapporto sessuale basato sul potere invisibile dell’aderenza, dell’aderenza a un io fantasma.

Il rapporto personale è altro dal rapporto pubblico, ma l’io fantasma soggiace all’aderenza Come fosse sempre visibile lo sguardo del pubblico.

Ma chi sono questi fantasmi?

Ogni confronto forse terrorizza, allora Essi si nascondono nella vanità, nella comunicazione impersonale verso chi conoscono, nell’atteggiamento pubblico: quello della chiacchiera e del pettegolezzo, con l’aderente, quello soprastrutturante dell’immagine che si sentono dentro, quando costoro sono da soli con qualcuno. Sono dei moralisti impenitenti che vogliono sentirsi coscienti non agli occhi di Dio, ma agli occhi di ignorati e bagordi moralismi pubblicitari.

E già che Dio guarda la pubblicità, ma dico io.

 

Commento eterodosso

 

Dico hai saputo di questa nuova realtà inglese delle famiglie inseminate?

Come inseminate che sono un innesto su un albero di pesco.

No ignorante, è la nuova famiglia formata dalla madre e dal figlio inseminato.

E chi è il padre, un pesco.

Non divagare e fammi dire. Il giovane fanciullo dell’età di sei anni con voce Baritonale…

Come baritonale?

Ignorante è un bambino con più maturità.

E che è nato su un albero di pere che matura prima.

Taci che cosa ci entrano le pere adesso.

E va be’ c’entra, ci entrano.

Come dicevo il dolce bimbo si rivolge alla madre e con garbo le chiede: “Plis Mother, che tipo era il mio papi?” La madre con dolcezza guarda il figlio e le risponde: “Caro Bob” così si chiamava il figlio.

Bob uno bob due è uguale.

Caro Bob tuo padre era un gran segaiolo, il più bravo di tutti. “Grazie Mother.”

Dico io, vorrai dire boscaiolo, si capisce meglio e che please e please.

 

C’è una nuova ricerca, la coriandolite. È una ricerca che tutti gli alunni delle scuole Elementari possono svolgere, su approvazione stessa del ministero.

E cos’è una nuova influenza?

No, è il modo con cui diffondere su tutto il paese, il maggior numero di coriandoli.

Non ho capito non basta che se li comprino?

Sì ma poi come se li tirano, non basta la mano di uno verso l’altro.

Ah perché devono cascare tutti insieme sopra il paese?

Esatto, vedo che mi capisci.

E come dovrebbero essere questi coriandoli?

Ancora nessuno lo ha deciso.

Be’ io ce l’avrei un’idea.

Bene esponila.

Hai in mente il Vesuvio?

Certo.

Allora lo riempiamo di rifiuti, poi accendiamo il vulcano e questi si spargono su tutto il paese.

Ma così si incenerirebbero.

E va bene stai a guardare il colore dei coriandoli.

 

Il pallone è andato nella rete.

Cos’è un nuovo viaggio?!

Il pallone da calcio è andato nella rete.

Vuoi dire che è fatto al formaggio?

Voglio dire che è un pallone da calcio, ed è finito nella rete, nella porta.

E non ti arrabbiare, se la rete da pesca è bucata e il formaggio con i buchi, che colpa ne ho io?!

Ma dico sai cosa è un pallone da calcio?

No! Cos’è un nuovo formaggio?

Il pallone è un contenitore d’aria di forma sferica e il calcio è il gesto del piede che colpisce il pallone.

E ci voleva tanto a dirlo!

Allora, ti ripeto il pallone è andato nella rete.

E l’aria è scappata dalla finestra!

Ma cosa ci entra la finestra!?

Dico io, ma qual è il contenuto di un pallone pieno d’aria preso a calci, se non quello di aprire la finestra e cambiare l’aria.

Ma si gioca nel campo di calcio, all’aperto.

Ah! C’è il campo di calcio e quanti sono i palloni gonfiati?

Quelli necessari alla partita.

Ah! Già volevo dire, più di uno.

Nooo! Che mi fai dire.

 

Di questi tempi succedono cose incredibili.

Che vuoi dire è arrivato prima il giocatore della palla.

Magari ormai cosa rarissima, dove tutti corrono e devono correre prima di correre, ma per arrivare sempre dopo il pallone.

E allora che è successo hanno abolito il fuorigioco?

Magari così la si finirebbe, forse, in questo tempo storico, di vedere l’ossessione della tattica, dei somari da corsa, e tornare a vedere giocatori meno primitivi, che si accorgono che cosa è la vera tecnica personale.

Si va bene. Bisogna che sappiano, che qualcuno dica loro che hanno abolito il fuorigioco, sennò questi continuano a giocare senza capire. E, questo è successo, ancora a pensare al calcio, con tutti quei soldi, fosse ancora spassevole quella fesseria di chi arriva prima.

Non è questo che intendevo, la cosa incredibile che sta succedendo è che ci sono viaggi organizzati per le sette.

Scusa e questa ti sembra una cosa incredibile?

Dico che ne è dell’intelligenza della libertà.

Non ho capito se avessero organizzato viaggi a un’altra ora, non sarebbe la stessa cosa.

Non hai capito hanno organizzato viaggi per sette.

Ah! Certo, volevo dire perché bisogna farli per forza per sette?

Che cosa hai capito?

Non so, forse è meglio organizzare viaggi, per otto, per nove, dico anche per dieci! Che importa il numero.

Sette non è un numero, ma un’organizzazione.

E perché la fanno andare in viaggio se non si sa quanti ne sono. In questi casi si sa come va a finire c’è sempre qualcuno che non trova il posto a sedere sul pullman.

Meglio dico io!

E va bene è meglio.

È incredibile, incredibile!

E non ti arrabbiare!

 

 

Dico ma come fanno i cao boi a riconoscere sempre gli indiani, quando questi imitano e suoni degli animali?

Dico, nella notte, qualche volta con poca luna che anche il film non si sa bene com’è, si sentono i suoni degli animali notturni, che io, che guardo il film, dico, non ci penso, ma i cao boi dicono che sono gli indiani e sono gli indiani.

E, sì, va bene, ma prova a vedere sempre i film con queste scene, vedrai vedrai, che quando arriva questa scena, ti vengono in mente gli indiani, eccome, e dici: gli indiani, come i cao boi. Con il tempo, impari a conoscere anche le varie tribù degli indiani. Vedi vedi. Fesso che sei!

 

 

Un comico in registrazione

 

Ehi dico la sapete quella dei due fannulloni che s’incontrano, e si siedono al solito posto?

Ah! Ah! Ah!

Perché ridete!? Ah già siete registrati.

Bene l’uno dice all’altro. “Ehi! Giò, oggi si suda.”

L’altro risponde: “Uomo Avvisato mezzo salvato.”

“Ehi Giò che vuoi dire?”

“Che ti ha detto Dio?” “Donna tu partorirai con gran dolore, e tu uomo lavorerai con gran sudore!”

“Ehi Giò!” Esclama l’altro.

E Giò risponde: “Tu hai fatto soffrire, e adesso sudi.”

“Sì, ma Giò è mia moglie che lavora!”

“E che ci posso fare io se lei dopo che ha sofferto vuole pure lavorare, dico, almeno tu accontentati di sudare.”

Ah! Ah! AH! AH! Ah! Ah! AH! AH!

 

 

Un tizio dice all’altro

 

Ma che stai facendo?

Mi concentro affinché la coscienza trasforma il mio corpo.

E scusa, in cosa volessi si trasformasse?

In un uccello.

Per questo che saltelli, perché ti spuntino le ali?

Certo perché il corpo percepisca l’annullamento della gravità e si adatti alla nuova condizione.

Ma quale nuova condizione, non fai prima ad andare al cesso e guardare quello ch’è uscito, e vedere se la trasformazione ha avuto effetto, o è uguale a quello che stai dicendo!

Profano non comprendi l’evoluzione della specie?

Come no, prova a concimarci un terreno e vedrai che broccoli ci escono.

 

 

Un coccodrillo dice ad un altro

 

Le donne: Le donne chiacchierano, ma parlano e non dicono niente.

 

Perché non si riesce a utilizzare le automobili? Perché sono secoli di analfabetismo che vogliono ostentare il loro denaro.

 

Che esempio possono avere i poveri? Quello di ostentare il più possibile l’avere fatto i soldi.

Certo che sono in una bella confusione!

Non so mia nonna, se aiutava un povero e lo invitava a pranzo, il posto del capotavola era il suo. Così perlomeno sapeva che esistevano la civiltà e non la banale attribuzione. Figurarsi se i ricchi di adesso sanno cosa sia la carità, e in fondo i poveri protervi servi-listi come gli arrivisti entrambi a scrocco incivile per vanità, si riconoscono per avere il sistema per aiutarli, più che conoscersi.

 

Sinceramente i preti fanno pubblicità solo a chi gli fa comodo. Credo che i preti di tutte le religioni finiranno all’inferno tranne qualche rara eccezione che solo il buon Dio sa.

 

Dico come si fa a mettere insieme termini come: meschini e boccacceschi, per di più in credito di argomenti morali militari, come inferiori quelli delle persone libere. Dico non si possono mica servire due padroni.

 

Qual è la differenza tra ieri e oggi?

C’è più libertà nella conoscenza. Che ci posso fare se vecchi e nuovi privilegi vogliono esistere lo stesso, con nuovi titoli ed hanno solo l’invidia, la prepotenza e la reciproca convenienza, per sostituzione del servilismo, per affermarsi.

 

 

Trucidità

 

Dico! È ora di finirla di parlare, e dire che non c’è trippa per gatti.

Dico e dico! Se si vuole che il cibo costi meno, si mangi cibo per cani.

Si dice che il cane è il migliore amico dell’uomo. E volete sapere perché? perché è il più stupido.

Allora, dico! Per quando tempo il cane ha mangiato il cibo dell’uomo. E allora non capisco perché l’uomo non può mangiare il cibo dei cani.

Dico! È ora di finirla con queste discriminazioni.

 

 

 

Un uomo incontra una donna

 

Non ci sono più donne libere.

È vero per lo più hanno sempre un programma nella testa.

Dico non ci sono più donne libere.

Be’ certo molte sono sposate.

Non ci sono più donne libere.

Effettivamente non si dedicano molto alle persone, che so che s’incontrano.

Non ci sono più donne libere.

Certo questa società rimpicciolisce il cervello, vanno tutte a spasso con i propri cani.

Non ci sono più donne libere.

È vero avere un’amica per donna è quasi impossibile, chissà perché le donne non sono più amiche.

Non ci sono più donne libere.

In effetti, non è sempre semplice chiedere a una donna di essere amata, anche sessualmente.

Non ci sono più donne libere.

In effetti, non sanno essere più, molto sensuali, non diciamo poi saper parlare e interrogarsi.

Non ci sono più donne libere

Figurarsi amare poi.

Ho detto non ci sono più donne libere

Già! Ma che vuoi dire?

 

 

Intervista a un noto economista sulle recenti trasformazioni economiche, che hanno coinvolto gli Stati Uniti d’America, con il crollo bancario e il mondo tutto della finanza mondiale, dopo le recenti misure di salvataggio messe in atto dal tesoro degli Stati Uniti.

 

Mi scusi che cosa ne pensa del fenomeno di rivalutazione monetaria statunitense?

Se i titoli, le azione, vanno al rialzo perché non possono esserlo anche le obbligazioni.

Vuole dire che in sostanza stampando nel rialzo, possiamo dire stampato su carta, la stampa di nuove obbligazioni il valore del bis azione raddoppia?

Già.

Ma mi scusi dato che il concetto sull’informazione monetaria è soggetto ancora all’informazione e alla sperequazione dell’azione con il soggetto denaro, a cosa paragonerebbe questa situazione?

Possiamo dire d’immaginare un rotolo di carta igienica che raddoppia il suo strato di carta, e indubbiamente, l’azione del pulirsi è più proficua.

Vuole dire che lo paragonerebbe allo scambio dell’impatto organico della materia sulla carta e in esso il nuovo concetto d’informazione?

Diciamo che il principio dell’informazione monetaria è proprio questo.

Ma scusi qual è in questo l’impatto dell’informazione sul normale cittadino?

Possiamo dire che esso non sarà più obbligato ad avere obbligazioni e potrà attingere al materiale organico direttamente senza bisogno di imprimere la sua informazione su carta.

Ovviamente! Dato che l’espansione monetaria ha portato i rotoli di carta igienica fuori dai bagni pubblici dando all’informazione il concetto remunerativo dell’immagine, ma siamo sicuri che il normale cittadino sarà in grado di produrre materiale organico, e come potrà scambiarlo con chi ha la carta igienica?

Credo che le conseguenze sul prestito siano veramente problematiche – ma insomma chi è che ha soldi da restituire, ah!ah!ah!ah!ah! – mi scusi, credo che sarà necessario tornare alla foglia di fico.

La ringrazio dell’intervista.

 

 

L’arte del concetto in un quadro iperrealista

 

Sentite questa.

Un giorno è consegnato una Laurea Honoris Causa.

Dico un giorno, viene consegnata una Laurea Honoris Causa.

L’onorante al momento di ricevere la laurea fa un breve discorso. Guarda l’uditorio e dice: “Credo che laurea più meritata non potessi ricevere perché non sono mai andato a scuola.”

L’uditorio per qualche istante resta perplesso, poi all’improvviso scoppia in una gran risata “liberatoria”, della durata di almeno venti minuti.

 

Il barroso “in” pop?

 

….Barroso!

Insomma la vuoi finire di dire che sono un barroso?

Sì sei un barroso!

Poi dico ma cosa significa?

Sei un barroso perché prima sei stato comunista, poi liberista e ora che hai capito che la qual cosa ti conviene di tutte due insiemi, cioè un coglionerista interessato.

Ah questo è un barroso, uno che fa i fatti suoi, ma non si sa perché?

Già un ambizioso interclassista di prima classe: dunque un barroso.

Comunque vado a vedere sul dizionario.

Vedrai vedrai. Vedrai che cambierà …. Non so dirti come quando ma un bel giorno cambierà …

Ah mi canti pure la canzone, e allora se sono un barroso non voglio cambiare.

 

 

La banda del casinò mondiale

E il progetto di

 e big Darsi alla macchia.

 

Diché tiette sti quattro soldi che te po’ servì, che tante dope è la stessa cosa, ce guadagna sole chi c’ha li solde, ma pé poche manche tante.

Ma memme si io oggi mette li solde nella slot dope me li ridà co je interesse.

Ma do li pije l’interesse scagnanete li quattri da la borsa a lu borsellì, e sie sicure che ce li ritrove. Fa bo come te pare jochete bo si quattre solde, ma pe favore non me peja pe lu cule. Amme!

 

Concetti

 

Rivista: Il rivedere, per correggere, perfezionare e sim., o anche per meglio apprendere, conoscere qualche cosa.

Dal dizionario Aldo Gabrielli. E perché no anche conoscere qualcuna e qualcuno.

 

 

 

Incognite

 

Qual è secondo voi la cosa peggiore per un blog?

È ovvia quella di essere un gruppo d’opinione.

E per chi vi partecipa?

È ovvio quello di far parte di un gruppo d’opinione.

 

 

 

Temporato

 

Ieri ho incontrato una che mi si è presentata dicendo sono la critica.

L’ho guardata un po’ e le ho detto, complimenti se li porta bene gli anni, di che epoca è?

 

 

 

Il fattore reale, la famiglia dei risparmioni e le assurdità dell’economia: la freddura.

 

Un attore si presente al pubblico dicendo.

Proprio in questi giorni che le borse di tutto il mondo sono sotto il rullo compressore del fattore reale, il gruppo della distribuzione insieme ai suoi affezionati clienti sembra stia prendendo nuove importanti decisioni, che diciamolo, forse rimarranno solo come illusione dell’illusione.

E allora entriamo in una di queste famiglie e ascoltiamo cosa si dicono il marito e la moglie.

La moglie dice al marito: “Caro oggi ho ascoltato.” Diciamo in un convegno, dice l’attore al pubblico. Che per la distribuzione e produzione è giunto il momento di una nuova sperequazione per aumentare i profitti. Dato che le aziende buttano molto in alimenti, è inutile far ricadere ciò sul prezzo d’acquisto, dato che anche gli acquirenti sono dentro questa stessa azione, hanno detto che è meglio produrre a prezzo più basso allargare i consumatori, e per induzione aumentare gli acquisti individuali, così le persone e le famiglie possono risparmiare sulla merce che scartano.

Risponde il marito alla moglie, vedi che ti dico sempre io; non possiamo continuare a buttare gli alimenti a questo prezzo, dobbiamo risparmiare.

L’attore ha appena finito, ma solo pochi sorridono tra il pubblico.

 

 

Il grande concetto della comunicazione

 

L’attore guarda la folla poi dice.

Due tizi s’incontrano, uno sta facendo un numero al telefonino.

Dopo un po’ l’altro chiede: “Ma non risponde nessuno?”

L’altro dice. “Sai è una donna cui piace l’orgasmo a distanza, ci vuole sempre un po’ con le vibrazioni della suoneria del suo cellulare.”

L’altro risponde. “Sai chissà che credevo; pensa che una volta - mi è capitata una che mentre gli titillavo con la lingua il clitoride, le si è così sensibilizzato che si sono formate un sacco d’interferenze, e si sentivano dei gemiti di un’altra donna, tanto che lei mi ha guardato e chiesto con chi ero.”

 

 

L’attore recita a soggetto: “C’era una volta la vera fede delle taverne.”

 

 

Sentite questa, devo proprio dirla, cerco di trattenerla ma è una battuta e le battute bisogna dirle. Su via se poi si offende qualcuno le se chiede scusa. Madonna Bona è troppo bella!

Vi ricordate, sapete la profezia del segreto di Fatima. Dico è una cosa seria importante, però via quando ci penso mi viene proprio qui sulle labbra da dire questa battuta, che proprio mi sembra brutto non dirla.

Allora l’angelo della conoscenza è su in cima con la spada levata e un papa tutto vestito di bianco avanza tra i morti della chiesa secolare. No dico! Non so se vi riesce d’immaginare una cosa grandiosa, come dire dopo di me, arriva lui. Cioè sappiamo di chi parliamo suvvia. E che se ci penso, dico non c’è più politica. Pensate che bello, si può dire fare pensare quello che si vòle. Senza nessuno che ti dice questo, è giusto questo è sbagliato. Madonna Bona è, meraviglioso. E la scienza anche quella è sistemata, tanto à detto tanto à fatto, la sapienza di Dio anche quella ha messo a posto. Insomma il mondo non c’ha più bisogno quasi di nessuno e si può vivere felice e sereni. Il Papa stanco e forse con la sola forza della fede. Che dico non è cosa da poco, è l’opera più importante. Si avvicina all’angelo che lo aspetta. Suvvia mi vien da ridere a pensare alla battuta. Si avvicina all’angelo che è a protezione della sapienza di Dio, tanto che all’uomo sembra far fronte alla sua illusione e prepotenza, ma dovrà dire qualcosa di ultimo e importante al Papa. Via dico il papa non specifico chi sia o non sia, e chi lo sa. Quando l’angelo un po’ perplesso, guarda la figura di colui che gli viene incontro e gli vien proprio di dire ma chi è questo? E tanto ripete la domanda al Papa: “Ma chi sei?” E quello non gli dice sono il Papa, gli risponde dicendo sono uno di cl. L’angelo esterrefatto posa la spada si volta e se ne va. Dico proprio se ne va, ma mentre si volta per andarsene fa un gesto proprio per mandarlo a quel paese, o forse un’altra cosa. Tanto è che all’istante il Papa, come si dice, si trasforma in quella cosa qualsiasi, proprio quella.

 

 

Il flic e floc del glottologo

La sapete quella del glottologo che incontra una donna cinese. Bene! Un glottologo incontra un’amica e gli dice: finalmente sono riuscito a fare flic e floc con una donna cinese, veramente carina. L’amica gli risponde, ma lo sai che i cinesi scrivono una cosa in un modo e la pronunciano in modi diversi e, ogni espressione ha un significato. Il glottologo gli risponde, ma certo vuoi che io non lo sappia, pensa che la parola, “miao”. Ha circa tredici modi differenti di pronuncia. Allora un po’ incuriosita l’amica chiede al glottologo, ma di che avete conversato tu e la donna cinese. Sinceramente il primo miao l’ho detto io, mentre la baciavo e l’accarezzavo, poi lei ha incominciato a dirlo in così tante espressioni che io non potevo che rispondergli, sinceramente non so bene di cosa abbiamo parlato, ma di certo abbiamo miagolato per un’ora e più.

 

Novità dal mondo

Due tizi s’incontrano. Uno dice all’altro – Hai visto in Iraq, un giornalista all’ennesima stupidaggine detta da Bush, ha preso le sue scarpe e gliele ha tirate contro, tirato, no, no, erano due scarpe. L’altro risponde: Fossi stato in lui, avrei fatto un bel pernacchio. Conoscendo Bush dubito che gli abbia restituito le scarpe.

Un tizio in un paese in grave difficoltà economica, nell’assalto a un supermercato non gli riesce, di, prendere che un pacco di carta igienica. Affranto non gli resta che tornare a casa. Accende la televisione e sente che i coreani unici proprietari del supermercato, dopo aver perso tutto nell’assalto, si sono suicidati. Il tizio guarda il suo pacco di carta igienica e non può che imprecare con se stesso e, pensa un po’ di maledire quelli che hanno consigliato chi per accettare questa economia. Si guarda intorno e sconsolato prende il rotolo di carta igienica e va a sedersi sul cesso. Mentre è lì e sta per pulirsi con il rotolo di carta igienica che ha preso nell’assalto al supermercato, con i proprietari coreani che per questo si erano suicidati. Sente bussargli qualcuno al vetro della finestra; allora allunga una mano fino alla maniglia, mentre è ancora seduto sul cesso, la apre e vede un tipo, che gli sembra subito, proprio quello che ha, dava un sacco di consigli, si accorge che è proprio lo stesso tipo del fondo monetario internazionale. Il tizio seduto sulla tazza del cesso con la carta igienica in mano pronta per pulirsi, guarda qual tipo fuori dalla finestra e gli chiede cosa vuole; al che il tipo gli risponde: Sono qui per darle un consiglio che risolleverà le sue sorti economiche e quelle del suo paese; per pulirsi non pieghi se lo fa la carta igienica su due strappi uniti, ma lo faccia su quattro. Voi mi direte dov’è la battuta comica? Non c’è.

 

Due loggionisti

Due antichi loggionisti. Memoria di tante battaglie e di prime fischiate e di applausi d’entusiasmo: sentito l’attacco del maestro – l’uno dice all’altro, che ne pensi? Se lui può fare il maestro, io sono capace di fare il ciabattino.

 

 Un Faust. La libertà. La tentazione.

 

La sapete quella del diavolo che vuole tentare Faust. Il diavolo va da Faust e gli dice. Io posso darti tutti gli onori del mondo e l’eterna giovinezza. Faust guarda il Diavolo e risponde. Io conosco soltanto un’autodidatta più grande di me: Dio! Il Diavolo a sua volta lo guarda e risponde. È questo che mi fa specie; di essere stato creato da un’autodidatta, e qualsiasi cosa io faccia, Dio, così, l’ha già fatta.

 

 

Sindrome delirante

 

Un comico entra in scena e si rivolge al pubblico così.

La sapete quella di quel comico che non fa altro che ringraziare le persone che scrivono meil per ogni argomento che lui propone. V’immaginate che roba. Credo che chiunque abbia da dire qualcosa lo faccia. Anzi sarà questo ma ogni volta che c’è qualcuno cui scrivere dai tutti a farlo, per argomentare una soluzione e risolvere un problema. Be’ v’immaginate voi questo tizio che per parlare alla moglie ormai usa solo le meil. (risate e applausi) Bene, sentite cosa è successo. Fa il comico rivolgendosi al pubblico. Un giorno questo comico riceve una meil, dove gli si dice che a casa sua è finita la carta igienica e che qualcuno sta complottando di non ricomprarla. Voi già vi state chiedendo di chi sarà la meil. Ve lo state chiedendo?! Sì! Ve lo state chiedendo, rivolto a una persona del pubblico, il comico dice: dì che te lo stai chiedendo. Non mentire aggiunge; guardatelo ha già le antenne che gli spuntano dalle orecchie per sapere chi può essere. Ve lo dico io! Sembra una storia venuta dalla luna. E allora il comico, letta, la meil, fa un proclama e dimentico di tutto dà la meil della moglie e chiede a tutti di scriverle perché sia ricomprata la carta igienica. Poi che fa. Torna a casa. Dico a casa sua di nascosto. Ve lo immaginate in pieno giorno che cammina con le spalle rasentando i muri per non farsi vedere da nessuno? Ah Ahh (h aspirata) ah! Entrato in casa sempre di nascosto, va in bagno a vedere se c’è la carta igienica; la carta è al suo posto. Esce nascondendosi da casa sua, e poi che fa, ma vi rendete conto. Ci torna senza far finta di nascondersi, va al compiuter e scrive sul suo sito il ringraziamento a tutti quelli che hanno scritto. Poi però preso da gelosia, va in cugina dalla moglie e gli chiede perché hai ricomprato la carta igienica, guardando la moglie gli dice: Dimmi quante meil hai ricevuto oggi? La moglie lo guarda esterrefatta e, gli risponde solo la tua. Allora il comico ha un attimo di panico e chiede ancora alla moglie, ma chi mi ha scritto una meil dicendomi che era finita la carta igienica. La moglie lo guarda e risponde: nostra figlia.

 

 

 

“ANAGRAMMA” Una frustata tra le chiappe

 

Mettere insieme la possibilità con il desiderio, creando l’illusione della libertà; che in realtà è possesso, questo per dare al valore la differenza dell’illusione del proprio potere. Ora dove è finita la libertà?

 

 

 Il Padre Eterno è seduto a riflettere

 

Che gente gli esseri umani. Gli dai il paradiso terrestre. Dici loro che sono in tutto e per tutto, liberi, e scelgono la schiavitù del bene e del male perché vogliono essere come me. Poi Caino mi fa un dono e solo perché gli ho detto che non mi piaceva, ammazza il fratello. Ad Abramo gli dico di sgozzare il figlio e se non ci mandavo l’angelo, lo faceva davvero - ho mandato me in persona mio figlio Gesù e solo per questo, mi hanno messo in croce. Gli ho detto di amarsi che io li amo lo stesso. E ancora loro continuano a fare tutto ciò. Che gente gli esseri umani.

 

 

L’offerta No stoltezza ma fregniacciata

 

Dipendere da qualche immagine è, solo questa la credenziale del consenso personale e l’apparenza del successo. Solo così la stupidità ti si offre. Soltanto così si beccano le donne.

 

 

Eccentricità e gusto

 

Questa è una breve storia che mi è capitato di raccontare un po’ di tempo fa. Disse un pacato autore seduto insieme ad altre persone nel locale. Il libraio di cui vi parlo, era un tipo alquanto eccentrico, tanto che non dava più alcun peso alle vendite. C’erano lettori veri lettori che non vedeva proprio da molto tempo, di quelli che compravano molto e leggevano. Si guardava intorno e sapeva bene che tutto quel che propinavano le case editrici erano per lo più libri in pacchetti di genere usa e getta e una miriade di libri di autori che scrivevano schemi pubblicitari dentro schemi pubblicitari, anche se la chiamavano scrittura creativa, che in effetti era insegnata proprio per questo per una letteratura di uso comune e non di altissimo livello, spesso a solo uso commerciale. Ora il nostro libraio sapeva che per ciò chi fosse favorito da ciò erano le catene commerciali e il consumo di rimando. Che poi lui stesso non si era mai spiegato come fosse che una cosa senza senso detta tra due persone, non sortiva come è giusto nessuno speciale effetto, ma se questa boiata qualcuno la diceva in televisione, che per quella boiata non sarebbe stato ascoltato in nessun altro posto, qualcuno pensava che avesse un senso; e ogni volta, il libraio per prova, ripeteva queste cose con un suo amico che puntualmente dopo avere ascoltato la boiata gli diceva: “ E allora!” come per dire che vuoi dire chi se ne frega. Potete immaginare come rimaneva il nostro libraio quando qualcuno gli indicava quel libro, proprio citandogli quella boiata. In cuor suo sapeva che il livello era così sceso nell’illusione che più gente comprasse, che non si stupiva di non vedere più quei lettori che compravano un libro costasse quel che costasse. E allora per eccentricità pur di non riempirsi di libri aveva deciso di donarli, ogni tanto, a un suo amico robivecchi che riciclava carta. Non una di quelle aziende del riciclaggio, ma proprio una persona che almeno ci campava con quel po’ di soldi che ne ricavava. Come sempre quando arrivava, chiedeva che cosa ci fosse quale novità da prendere, ma su tutte le case editrici una era per lui la preferita; il libraio sapendo ciò gli mostrava prima le edizioni delle altre, ma dopo un po’ come sembra, il robivecchi, gli diceva ma ce l’hai i libri della Feltrinelli? Il libraio finiva per cedere, ma quella volta volle proprio sapere perché per vendere la sua carta, preferiva quelle edizioni. Il rigattiere lo guardò e gli disse mi fa specie che un esperto libraio come te non lo abbia capito; quei libri sono gli unici, dove vi sono indicato il peso e il prezzo della carta e questo mi aiuta a farmi un prezzo quando vado dal rottamaio.

 

 

Il declino dell’impero del menga politico

 

L’attore entra in sala e dice: la sapete quella del riciclaggio del denaro pulito? – risate tra il pubblico -

Come sapete in Italia c’è un gran gioco d’interessi in tutta la politica, tanto che la vecchia speranza di un contagio e ricetta epidemica, tipo quell’Americana - risate tra il pubblico – nel recente presente, ma speriamo che cambi. Gioco forza era la stessa cosa che si doveva determinare in Europa. Bene a prescindere da questo la cosa incredibile è che l’Italia da dove si doveva escogitare trasformazione in tal senso è quella che nel mondo è meglio posta nella catastrofe delle banche – risate tra il pubblico – e allora dopo un po’ che sono dovuti stare a guardare, - risate tra il pubblico - adesso hanno inventato pensate un po’, il riciclaggio del denaro pulito. Risate tra il pubblico. Hanno pensato, facciamo stampare i soldi alla zecca li diamo alle banche, liberalizziamo le spese locali che poi le banche le daranno a prestito sicuro – risate tra il pubblico – e ci sarà una gran mappata, a parte la svalutazione e il debito. Risate tra il pubblico. E cosa si spera? Che con tale circuito virtuale. Poca cosa, si spera riparta la speculazione aiutata dagli ultimi risparmi che non sono usciti dalle banche, questi a loro volta in tal modo aumenteranno il valore della finanza del credito e del sovvenzionamento, e la grande speculazione finanziaria e di società e darà fondo all’acquisto svalutabile dei beni dello stato, da parte di chi è in attesa o specula ancora, per aumentare così il guadagno sul prezzo dell’acquisto. Risate tra il pubblico. L’attore guarda il pubblico e dice: come vedete, sarà tutto come prima. Grandi Risate tra il pubblico. Poi si alza uno spettatore e chiede all’attore: ma è una cosa che è avvenuta o che dovrà avvenire? L’attore lo guarda e dice: E chi lo sa? Risate tra il pubblico. Tutto fa brodo anche la bocciatura di un attore. Poi fa una battuta, finale: ma, in effetti, come si fa a chiedere di più a costoro. Comprendiamoli. Chi risparmia regge e resisteranno ancora? O sennò è meglio dare un altro significato al denaro e all’economia: basta con l’inflazione il denaro è pura informazione e liberà convenzione, chi lavora in questo modo può spendere così tutti i soldi che ha aumentando anche il valore aggiunto del narcisismo, per chi non è libero.

 

 

La situazione da post moderno e il crepare dal ridere

 

L’attore entra in scena e inizia subito a parlare al pubblico. Sembrava proprio essere un giorno di quelli speciali, dove ogni cosa arriva a compimento e si dichiara. Diciamo che in un punto d’incontro c’è una persona seduta che si gode un po’ l’aria. Dopo alcuni istanti giungono due uomini che poco lontani da costui iniziano a conversare, iniziano con il dire. Ai visto con l’affitto e con la spesa per mangiare non è possibili fare altre cose. Il tizio seduto nel sentire quei discorsi inizia a sogghignare. Arriva un altro uomo che si aggiunge agli altri due, e dice sono alcuni anni che non vado in ferie. La persona nel sentirlo inizia proprio a ridere. Giunge una donna che si unisce agli altri tre uomini, dico con la concentrazione dell’industria e la multinazionale si perde il lavoro da un momento all’altro e non si sa più, dove andarlo a cercare. A questo punto la persona seduta incomincia a ridere così sonoramente che non lo si vede soltanto. E così giunge un’altra persona che si aggiunge al gruppetto e dice, ma è possibile che solo le persone ricche e le organizzazioni sociali, magari internazionali, becchino solo fondi e contributi. A questo punto la persona seduta ride che gli vengono i singhiozzi. Arriva un altro e dice ma io con il precariato non posso pagarmi i contributi e, un altro che arriva subito dopo ed io appena i contributi. La persona quasi cade dalla sedia dal ridere. Poi arriva uno che rivolto al gruppo dice, la sapete l’ultima stanno facendo contrazione proprietaria della terra, magari facendo fallire parte dei liberi agricoltori. Il tizio dal ridere si alza in piedi tenendosi le braccia attorno allo stomaco. E arriva l’ultima persona che doveva aggiungersi al gruppo e dice lo sapete che la multinazionale dell’acqua si sta comprando tutta l’acqua del mondo e tra un po’ cosa cercheranno di prenderci pure il sole e l’aria. A questo punto la persona che sta ridendo quasi soffoca dal ridere. E allora tutto il gruppo che si era formato va da costui e gli chiedono, ma insomma con tutto quello che abbiamo detto vorrei sapere che cosa c’è da ridere. La persona cerca di calmare il riso, riprende il respiro, li guarda e dice: Insomma voi arrivate adesso pensando che tutto ciò sia una cosa nuova che succede ora e solo a voi. Bene cari miei io questa cosa la conosco da circa di vent’anni e non è che me la sono tenuta per me, è così perché sono quel che si dice un piccolo commerciante e, giuro ogni volta che venivo a sedermi qui lo facevo con il convincimento che qui sareste dovuti arrivare anche voi. E allora immaginate come mi è venuto dal ridere nel vedervi arrivare così alla spicciolata, ma uno dietro l’altro e di presso e per di più, scusatemi, quasi in cerca con la vostra mentalità di qualcuno da ossequiare. Bene anche questo me lo aspettavo, a me non è capitato nessuno da ossequiare, i politici, tutt’altro, facevano abbinamento e chiacchiera per romperci le scatole e sempre dalla parte del torto. Io le uniche persone che devo ringraziare sono quelle libere che hanno deciso di venire nel mio negozio, senza essere plagiate né circuite o costrette e allora cari miei dobbiamo chiederci fin quando ci saranno ancora persone libere. E ora se permettete, vi saluto e buon proseguimento per i prossimi vent’anni, ma chissà forse la situazione cambierà. Per cortesia dato che sono rimasto qui ad aspettarvi e non sia detto solo per farmi quattro risate, gradirei mi pagaste il succo di frutta che ò bevuto, se potete se non potete lo farò io, grazie.

E se ne andò.

 

 

 

Clon clon

 

L’attore entra di corsa sul palcoscenico, con la musica di ello dolly. Poi dice al pubblico avete saputo del tizio che fa cloni con il montaggio televisivo. Il pubblico non reagisce. Voglio dire à filmato come duplica una cellula umana e fa un clone umano come la pecora dolly. Il pubblico non reagisce, qualcuno sbadiglia. L’attore continua. Molti dopo che ànno, saputo che possono divenire pecore, hanno chiesto di voler essere clonati. Una voce dal pubblico; ma non fa rideree! Allora l’attore esce e ripete tutte la scena, e alla fine della scena la stessa voce dal pubblico: ma non fa rideree! Allora l’attore esce nuovamente e rifà nuovamente tutta la scena e, alla fine di essa ancora dal pubblico la stessa voce: ma non fa rideree! Tutto questo continua fino alla fine dello spettacolo e, a questo punto l’attore dice - la sapete quella dell’uomo e della donna che finiscono a letto insieme pensando di essere l’uno il marito e l’altra la moglie: Ah Ah Ahh Ahhh! Quella stessa voce dal pubblico.

 

 

La riconoscenza

 

L’attore entra in scena, sa che lo attende un pubblico difficile.

Dice: sapete quella dei due, un palestinese e un israeliano, che camminano su un marciapiede andando un verso l’altro – i due si erano conosciuti molti anni prima. Mentre si avvicinano, si guardano e pensano, ma sarà lui o no. E ancora pensando insieme: io non lo riconosco, lui mi avrà riconosciuto? Tra il pubblico, ah ah ah!. Giunti vicini si guardano e neanche si salutano. Appena si sono superati, ancora insieme pensano: “Lui non mi riconosce!” (pubblico AH AH AH!). A questo punto dopo essersi allontanati, tanto che si possono ancora vedere solo se si voltano e scrutano, i due pensano ancora insieme: “Che infingardo non mi à riconosciuto.” Ah! AH! AH! AH!

 

 

Pinocchio e lucignolo nel paese dei balocchi, trasformati in somarelli.

 

Si dicono: “Con questi politici credi veramente che ci sentiremo dei veri somari?”

“Credo che su questo non ci siano dubbi!”

“Del resto mi son chiesto se nel votare possa veramente ritenermi un somaro?”

“Credo che in certe circostanze non vi sia dubbio su ciò.”

 

 

 

La decadenza

 

Un lestofante ne incontra un altro.

Dimmi quanto sei ricco?

Moltissimo! E tu?

Ancor di più! 

 

 

 

 

Ricerca di nostalgia sovrana

 

Due individui s’incontrano, e dicono.

 

Hai visto che robba, adesso si rischia di essere perseguitati da cani e porci, come sol dirsi.

L’altro risponde.

Be’ certo una volta era un’altra cosa, nessuno sapeva niente era il caso che fossi completamente sconosciuto, che nessuno sapeva nemmeno che pensavi, che ti perseguitassero perché pensavi e potevi capire.

I due, insieme.

E certo che nostalgia! Che dici un giorno avremo nostalgia anche dell’adesso?

 

 

 

Legamento a alta viscosità e probabile dittatura

 

L’attore entra in scena e dice.

Un eschimese e un giapponese s’incontrano. Si dicono: Sembra che non sarà più possibile leggere i vangeli, perché tutte le espressioni che fanno capo anche a un fatto giudiziario dopo un tot numero di anni, non potranno più essere letti né scritti. Si dicono: Chi l’à detto?

Risposta: un pinguino a una foca che riferendosi alla libertà non sapeva se essere un cinghiale.

E perché? Perché ànno bruciato i “libri” e dato solo notizie.

Domanda di un pinguino di passaggio.

Dopo il golpe militare in Onduras, la libertà di stampa in Italia è considerata prima o dopo l’Onduras, nelle apposite classifiche?

Un pinguino è sempre di passaggio.

 

 

Ideologia

 

Disse un tizio a un altro tipo:

Sai, non riesco proprio a capire la differenza tra l’ideologia e un cactus?

Eh! Vorrei proprio vedere. Rispose l’altro.

 

 

Socialmente presente

 

… la sapete quella di quel tizio che dopo avere ascoltato la frase, amate chi non vi ama dice a se stesso. “Dico a me non mi ama nessuno, ora per amare devo andare a cercare qualcuno che mi odia – Dico sinceramente preferisco rinunciare all’amore.

 

 

Di necessità virtù del mondo

 

… un tizio ne incontra un altro che gli dice che à fame e à sete – i due non si conoscono; allora nel sentire ciò lo invita in uno dei ristoranti più ricercati e gli offre un pasto ricco e lodevole in cibo e bevande. Al termine del pasto lo guarda e gli dice: “Ora ti vorrei chiedere se ài ben mangiato e bevuto – l’altro non può che acconsentire – E allora mi devi dire, continua, dove eri quando io avevo fame e sete? Per questo facciamo a intenderci, io ti ò pasciuto ben volentieri, ma non facciamo che domani ti ripresenti, magari con un’altra faccia per fare un altro pasto come quello di oggi.

 

 

 

 

 

Certe volte spesso neanche il concime.

 

Sostanzialmente il mondo è fatto di persone che vogliono essere, per essere libere – e quelle che s’identificano esclusivamente in ciò che fanno – tra questo fare c’è il fare del sociale e nell’ultimo secolo in particolare questo fare per mezzo del potere à espresso concetti del tipo: ci vuole movimento e fermento – guerre e conflitti intestini – purghe di effetti del potere. Com’è evidente sono tutti concetti che fanno riferimento al funzionamento dell’apparato dell’intestino. Indubbiamente quest’ultimo à caratteristiche depurative e di equilibrio biologico e, per questo non possiamo affermare che gli effetti sociali dei concetti intestinali abbaino o abbiano avuto o avranno effetti altrettanto positivi.  

 

 

In un giorno di maggio

 

Tutti lo sanno, che la miglior cosa capitatami è avere un pisello, un sesso naturale. Si rizza e s’ammoscia naturalmente – può rizzarsi anche nella notte, mentre dormo senza mai essere obbligato a venire – insomma gode quando c’è d’amare un altro sesso un'altra persona, per il resto scarica il “di più”, naturalmente pisciando.

Libero di non dover chiedere mai.

 

 

Nessun’altra vera novità

 

La migliore cosa che è accaduta in questo momento è che Adamo à deciso di tornare nel paradiso terrestre, anche senza una costola, è, inutile andare a cercarla – Eva è molto arrabbiata per ciò – credo, voi capiate il motivo del perché Eva è arrabbiata.

Tanti auguri e saluti Adamo.

 

 

Il reggente

 

L’attore entra in scena – voi vi chiedete ma chi è l’attore. Bene! Vi guarda e dice. “Un leggente dice, nella mia famiglia tutti, ànno fatto un corso per comunicazione per scimmie e, per questo credono di essere più intelligenti di me, nella società in cui vivo tutti ànno fatto questo corso di comunicazione per scimmie e, credono, di essere più intelligenti di me: quindi nella cultura, nelle religioni, nelle organizzazioni pro e contro la determinazione dello stato e quant’altro, dove si partecipa per cotanto corso per comunicazione per scimmie.” Ora però il leggente si rivolge a Dio direttamente e chiede: Dio poiché io sono una scimmia perché tutti costoro credono di essere più intelligenti di me?

 

 

Ricchi e poveri - categorie

 

L’attore dice – La, sapete quella del tizio che quando fa l’elemosina a un povero il povero ce la con lui, mentre il ricco pensa che sia povero e si vuol sentire superiore, bene è tempo che entrambi se ne vadano a fanculo.

 

Romanamente vi saluta un patrizio.

 

 La sapete quella dello psicologo che nella Germania dell’est (nel regime comunista) riceve un suo paziente, che gli dice di avere un problema- ovvero: Sa, questa mattina quando mi sono alzato e sono andato all’armadio a prendere i vestiti ò avuto la visione che dentro l’armadio ci fosse un cinese che mi dicesse che dovevo indossare un vestito grigio. E poi nel sogno mi è successa la solita cosa al momento in cui dovevo fare il saluto comunista con il pugno chiuso, mi veniva quello nazista. Lo psicologo risponde, è evidente come le ò spiegato nell’altro incontro, che lei è perfettamente coscio di avere il complesso di Edipo e pur non riuscendo a capire perché desidera fare all’amore con sua madre, vede in suo padre un suo rivale che cerca di uccidere metaforicamente cambiando il saluto. E molto probabilmente lei sa che sua madre tradisce suo padre tradendo l’idea stessa del mondo. Ora simultaneamente a questo in Cina accade la stessa situazione, ma con un altro paziente e psicoterapeuta, con la variante che il cinese quando si alza vede nell’armadio un giapponese che gli dice di cambiare il colore grigio del suo vestito, questo nell’era dell’abito grigio del regime comunista cinese. Molto tempo dopo questi due che ero, stati, i pazienti dei due terapeuti s’incontrano in America e, trovandosi a discorrere si raccontano questo episodio, tornati a casa danno notizia di ciò nella rispettiva famiglia ed è tanto il convincimento che si crea, che entrambi i coniugi di entrambe le coppie si separano convinti di aver trovato con chi erano stati traditi, pur non essendosi in realtà mai incontrati prima.

 

 

Odissea all’alba – che cacchio de nuovo genere letterario è non se capisce. O la nuova letteratura dei gesti involontari nella volontà.

Storia del militarismo, della dittatura in esso e dei trafficanti d’armi.

 

L’attore entra e dice: “La sapete quella di Pierino che parla del militarismo con il padre?”

Pierino dice al padre: “Papà che cosa è questo militarismo?”

Il padre dice a Pierino, quando tu rompi tutti i giochi e, io e la mamma te li dobbiamo ricomprare.

A, bene papà e me li ricomprate sempre? E no com’è possibile? Dice il padre a Pierino.

Allora Pierino risponde; a, bene papà ò capito vuol dire che quando non me li comprate, ammazzo mamma e papà, così me li compro da soli.

 Derivazioni del pensiero Pierino in atto poetico – Jim Morrison tra lo 0m0logazione al successo e la libertà scrissero The End – sul militarismo americano – insieme a scechespir che scrisse Giulio Cesare.

 

 

Mosè alla faraona

 

Mosè dopo aver ascoltato Dio va dal faraone e riferisce il volere di Dio. A questo punto gli egiziani, vanno a parlare con Dei Ammone. Dopo di ciò Mosè va da Dio a dirgli – Io che ci posso fare se invece di parlare con te parlano con qualcun altro.   

 

 

Aria condizionata

 

L’aria condizionata crea basse pressioni atmosferiche artificiali, che ben servono a conservare le cose morte, ma fa molto male ai vivi. Quando pensate che non vi faccia male chiedetevi se siete vivi? E se esiste il clima atmosferico, non è detto che l’essere umano si debba sentire così Dio da pensare di poterlo gestire con un condizionatore d’aria. E non entriamo in particolari.

 

 

Ladri di primavera ladri di ferragosto

 Un tizio ne incontra un altro – si dicono io ò un sistema di sorveglianza con telecamere ben visibili, allarme sonoro e con tanto di reclame dell’installatore. Un altro che passava di lì ascoltando quello che diceva, aggiunse io ò l’allarme dei carabinieri e quando suona, temo sempre che la telefonata di avviso che raggiunge un mio parente che deve correre, se ce la fa prima dei carabinieri, possa per questo dar adito al parentado di fregarmi tutto con il verbale pure dei carabinieri. E insieme i due aggiunsero e i ladri non sono mai venuti a trovarci. Io ò un sistema di videosorveglianza fatto con micro telecamere senza fili e sono tanto lontane e dal registratore che è difficile metterli in relazione il tutto non mi è neanche costato molto, anzi, e i ladri mi vengono sempre a trovare. E allora i due dissero e tu che fai? Rispose, ò un canale che si attiva in diretta per webcam in internet e che poi manda anche le repliche che vogliono e se è il caso, c’è anche la pubblicità e, se i ladri non lo vedono? Dissero ancora i due, evidentemente non si accorgeranno di essere troppo invisibili, forse di essere spariti.  

 

Velocità stentorea

 

Un uomo e una donna, forse da soli, forse, marito e moglie – ài visto (sono in una stanza al buio) uno dei due accenda la luce – cosa? – è passato un neutrino, quando dove? Lì! No, eravamo al buio e ora lì dove c’è, la luce non c’è più il neutrino di prima, perché adesso lo vedi? Dove quando lì! Che cosa il neutrino, quello quale al buio – ma un neutrino vale l’altro – come quello con la luce è uguale a quello senza la luce, con la lampadina spenta e la stanza al buio? Dormiamo e spengono la luce. Dopo qualche istante – òì visto! Cosa? Un neutrino – un attimo di silenzio poi si sente: “Vai a quel paese”, ma al buio o con la luce accesa, no quando passa il neutrino di prima, ma come faccio a vederlo senza la luce accesa? Pensa allo spazio infinito e dormi. E il neutrino – appunto.

 

 

Il più grande studente accademico del mondo

Il giorno dopo la laurea si guarda intorno e, vedendo, davvero solo se, dice: Ora che ò imparato a memoria la mia vita, posso ripeterla.

Poi passa uno di lì e ascoltatolo dice: A chi?

 

 Iperbole dell’illusione.

Ci sono due concetti in auge, uno è il parassitismo dell’uomo sulla natura, l’altro quello del parassitismo del potere su Dio. Entrambi credo necessari perché l’essere umano lo comprenda.

…. C’è ovunque gente che immagina che quel che fanno lo sanno, fare soltanto loro, senza capire che possono essere immediatamente sostituiti – per di più loro credono che io non saprei fare quel che loro fanno, mentre potrei farlo molto meglio.

 

Dio

 

 

L’espediente della comunicazione

 

Due tizi si conoscevano da molto tempo, ma non avevano mai parlato insieme. O meglio essi avevano parlato l’uno dell’altro con altri che dissero così di conoscerli e cosa pensassero. Alcuni addirittura erano andati a confessarsi perché quello che avevano sentito da altri di questo dialogo li aveva turbati che non sapevano a chi dirlo. Dove condussero queste confessioni, non sappiamo, ci fu comunque un gran vociare. Poi un bel giorno, uno dei due morì e l’altro andò a trovarlo e mentre era lì che lo osservava, il morto, mosse, un arto e a quel che era rimasto vivo sembrò proprio che volesse parlare con lui. Così decise di prendere la salma dell’amico e stare con lui e aspettare che gli dicesse qualcosa. Ogni volta che restava con lui, ormai imbalsamato, riusciva a capire che avevano lo stesso pensiero e, questo poteva essere ciò che avrebbe unito per sempre il mondo. E un bel giorno quello vivo non ricordò più quello che l’altro morto, da morto gli avesse detto, ma neanche quando era vivo. Allora disse a se stesso, chissà se avrà capito quello che io, lì, ò detto.

 

 Il Semaforo e la sua “metaforia”

 

Un essere dice ad un altro essere: Ti amo!

Risposta: Che mi dai in cambio?

In che senso?

 

 

La verità, la bugia le cazzate scusate il termine.

 

L’attore entra, rimane in silenzio un attimo – e là - dice al pubblico, la sapete quella tra la verità, le bugie e le cazzate. Ecco le bugie e le cazzate stanno sempre lì a contendersi e la verità che vorrebbe starsene in disparte e neanche entrarci tra la dialettica tra le bugie e le cazzate, che così da sole ànno già creato tutta la storia, ma le altre due cercano sempre di metterla in mezzo – anche per negarla – al ché la verità dice loro – sarebbe quasi meglio che io non esistessi! Le bugie e la cazzata rispondono, e già ma se tu non esisti, non ci saremmo neanche noi – al ché la verità sorpresa da tale risposta, dice loro, e non sarebbe meglio dato che non si sa bene cosa volete? E loro due all’unisono risposero, ma per far questo dovresti essere tu la prima a scomparire? A ecco appunto vuol dire che voi due siete perciò una parte di me o il mio contrario e, allora lasciate che le cose siano come sono e che la verità e la bugia e la cazzata, stanno insieme appunto perché diverse e, voi due dovreste finirla sempre con il cercar di confondermi e di confondere.

 

 

In un giorno di primavera

 

 Che ci fa un Cinese in Italia? Respira l’aria, l’inquinamento in Cina è tanto alto che quando s’inspira entra piombo e quando si espira, esce nichel.

Lo sapete il colmo per una donna cinese? Non saper baciare, con la respirazione a bocca a bocca.

 

 

A proposito della moralistica del fare

 L’attore entra e incomincia dicendo:

Un bel giorno un uomo incontra una donna

Ciao! Dice la donna all’uomo

Ciao! Le risponde l’uomo.

Donna: è tanto che non mi vieni a trovare, e, non facciamo all’amore. Sai un cliente gentile come te è proprio bello averlo.

Uomo: sai, ò smesso di lavorare, è per questo che non sono più venuto.

Donna: “venuto” – è una battuta vuoi dire che non ài più fatto sesso? Comunque capisco quando non si lavora!

Uomo: certo che faccio sesso, soltanto lo faccio per amore e piacere.

Donna: ma come fai in questo modo non ci paghi le tasse.

Uomo: ò già detto che non sono più venuto a trovarti perché ò smesso di lavorare.

Donna: ma scusa che venivi a fare sesso con me per lavoro?

Uomo: per forza come avrei fatto altrimenti.

 

 

 

La buffata di Natale

 

L’attore entra sulla scena e chiede al pubblico, conoscete la parabola dei vangeli, dove Gesù parla del ricco e del povero, bene allora ascoltate questa.

Nel paese di Bagnasco di Maria, due giovani seminaristi, dopo essere stati a un convegno spirituale che aveva come tema, il silenzio della fede dinanzi all’intelligenza del mondo – un simposio con tanto di congregazione della fede.

Incontrano per la strada un mendicante che chiede loro la carità – ma mentre accade ciò, passa lì presso di loro una persona che mostra chiaramente la sua ricchezza – al ché ciò i seminaristi, ancora entusiasti del convegno spirituale cui erano appena stati, dicono al mendicante: Guarda quell’uomo così ricco, non riuscirà a passare nella cruna di un’ago. Il mendicante li guarda un po’ interdetto nello sguardo, e risponde loro: Neanche io ci riuscirò mai. Perché gli or signori vi riescono?

Certo! Risposero. Se vi riesce un cammello! Risposero.

Il mendicante li guardò e disse: Sarà ma non comprendo perché un cammello dovrebbe decidere di passare attraverso la cruna di un ago?

Per fede, risposero i seminaristi?

Non capisco, disse ancora il mendicante, per l’or signore forse Dio è più stupido di un cammello che decida di passare attraverso la cruna di un ago?

Certo, fratello, risposero – ricordati, che quel per l’essere umano è impossibile è possibile a Dio!

E al cammello rispose loro il mendicante.  

 

 

Iperbole del perbole

 

Allora un bel giorno disse l’attore: Un tizio disse non si conoscono più e ascoltò: Io quando vedo una persona guardo sempre – il genere, il ceto, la religione, il partito. Il tizio rispose è per questo che ti sembra di non conoscere le persone che incontri, fratello tu devi parlare con la persona! Certo ma io vi parlo con la persona, ma in persona, ma mi dicono di essere il genere, il ceto, la religione, il partito.

Certo, ma caro fratello io da buon pastore non posso che consigliarti ciò che ti ò detto.

 

 

Un bel giorno

 

Disse l’attore in scena, la sapete la storia di Super Irmo salumiere di Bologna. Bene un bel giorno Super Irmo è costretto a chiudere la sua salumeria e rinunciare alle mortadelle del pomeriggio e le chiacchiere con i suoi amici – era accaduta una cosa che proprio lui non aveva previsto e per questo dovette rinunciare alla salumeria.

E per questo non riusciva a darsi pace e non riusciva a capire come scaricare questa sua rabbia – un bel giorno super Irmo lo vediamo che sceso da un aeroplano in Marocco. Ecco sembra irriconoscibile, à un impermeabile chiaro gli occhiali scuri e una piccola valigia 48ore – Ora lo vediamo su una strada che percorre solitario. Dall’altra parte sta per girare l’angolo ed entrare nella stessa strada che percorre Irmo, ma in senso contrario, Samir – che tra tutti i profeti scritti nella bibbia à il nome dell’unico profeta che non è scritto nel Corano – Sono quasi vicini e tra qualche istante saranno l’uno di fronte all’altro, Samir è un po’ sorridente e stupito nel vedersi osservato dal tizio. Super Irmo giunto di Fronte a Samir, si mette una mano in tasca e simula una pistola, costringe Samir a fermarsi, si apre l’impermeabile e tira fuori il salame poi un affettato di prosciutto e una sublime mortadella: “Adesso mangia intima Irmo a Samir – che vistosi costretto mangia prima il salame, poi la mortadella e il prosciutto, Irmo lo guarda e dice: Prova a dire che non ti sono piaciuti, prova a mentire se ce la fai? Samir risponde non posso dirlo! Dillo, urla Irmo in preda alla furia. Samir vistosi costretto, Va bene non mi sono piaciuti. Irmo ancora più imbestialito, dopo che ti ò fatto magiare la mia migliore produzione ài pure il coraggio di prendermi in giro! Perché ài mentito te lo vieta il corano! Urla. No ò mentito perché sono cristiano, mi è piaciuta la mortadella, non lo faccio più, non lo faccio più perdonami. Vistosi trionfante Super Irmo lascia Samir lì dov’è e va a prendere l’aerobus per tornare a casa pensando che potrà raccontare questa storia tornato a casa.

 

 

Proprio Oggi

Con fare repentino e deciso l’attore entra in scena.

Guarda la platea esclamando: Quando la finiremo con queste pagliacciate e pagliacci!

Una persona in prima fila è perplesso.

Un'altra laterale, sogghigna.

Poi verso l’ultima file si sente un persona con un gran ridere, e, ridere e ancora ridere.

 

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